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NAPOLI. Arrestato il superboss Marco Di Lauro

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Il boss della camorra, Marco Di Lauro, è stato arrestato a Napoli da carabinieri, polizia e finanza in una operazione congiunta, in via Emilio Scaglione, a Chiaiano mentre era con la compagna, che lo abbraccia mentre i poliziotti lo portano via.

Di Lauro era latitante dal 7 dicembre 2004 quando sfuggì ad un maxi blitz, passato alla storia giudiziaria come la “notte delle manette”.

Dal 17 novembre 2006 era ricercato anche in campo internazionale e faceva parte dell’elenco dei latitanti di massima pericolosità.

Considerato dagli inquirenti il secondo latitante più pericoloso d’Italia dopo Matteo Messina Denaro.

Marco di Lauro ha a suo carico una condanna definitiva a poco più di 10 anni per associazione di stampo mafioso e traffico di stupefacenti.

Il quarto figlio del boss Paolo è stato già condannato in primo grado come mandante per l’agguato in cui perse la vita Attilio Romanò, vittima innocente di camorra.

Il suono delle sirene delle forze dell’ordine hanno annunciato alla città di Napoli l’arrivo di Marco di Lauro alla Questura di Napoli.

Bravi, bravi” è l’incitamento che si è levato dai presenti, un centinaio di persone, mentre alcuni degli agenti che hanno partecipato all’operazione si sono abbracciati manifestando soddisfazione per il lavoro svolto.

In strada anche il questore di Napoli Antonio De Iesu e il comandante provinciale dei carabinieri Ubaldo Del Monaco.

Marco Di Lauro non era armato e non ha opposto resistenza“, ha detto il questore di Napoli, Antonio De Iesu, che è sceso dai suoi uffici per accogliere i suoi uomini che, insieme ai carabinieri e alla finanza hanno condotto l’operazione nel pomeriggio.

Soddisfatto anche il comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, colonnello Ubaldo Del Monaco, che ha evidenziato che l’azione si è svolta sotto il coordinamento della Dda di Napoli guidata dal procuratore Melillo. “Siamo contenti“, ha aggiunto Del Monaco.

Il comandante provinciale della Guardia di Finanza, generale di brigata Gianluigi D’Alfonso, “con grande soddisfazione sottolinea che si tratta del coronamento di un impegno investigativo congiunto tra forze di polizia e autorità giudiziaria, che oggi ha conseguito uno storico risultato contro la camorra“.

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Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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